25 NOVEMBRE- GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

(Redazione classe terza)

Ricordati di me che son la Pia...


Come noto il 25 novembre si celebra  la "Giornata contro la violenza sulle donne". Purtroppo il fenomeno del femminicidio  ha origini antiche e da sempre ha creato vittime innocenti.

Ancora oggi nel 2024 sentiamo parlare di violenze, di stupri, di prepotenze commesse a danno delle donne e le vittime  aumentano di giorno in giorno  e sono sempre più giovani. Diciamo basta alla violenze, alla rabbia, alla cattiveria. Ci impegneremo per rendere il nostro mondo migliore nel rispetto dell'uguaglianza e della diversità.

Proprio per sensibilizzare tutti sull'importanza di questo tema abbiamo deciso di parlare di un episodio narratoci da Dante Alighieri nella Divina Commedia e che può essere inteso come significativo per tutti i femminicidi anche moderni.

Siamo nel Canto V del Purgatorio dove si trovano coloro che sono "morti per forza", ma che si sono pentiti  in punto di morte.

Parliamo dell'incontro di Dante nell'Antipurgatorio con Pia de' Tolomei che viene identificata con una donna della famiglia dei Tolomei di Siena, andata in sposa  a Nello Pannocchieschi, signore del Castel di Pietra in Maremma, podestà di Volterra e Lucca e capitano guelfo nel 1284. Si racconta che accusata ingiustamente dal marito  di tradimento, Pia si stata rinchiusa nella torre del Castel di Pietra e poi gettata da una finestra da dei sicari pagati dal marito. Il motivo di tale gesto, sembra vada ritrovato nel desiderio di Nello Pannocchieschi di congiungersi a nozze con la contessa di Sovana e Pitigliano Margherita Aldobrandeschi.

L'uccisione di Pia può essere considerato, nel linguaggio tristemente moderno, un vero e proprio femminicidio.

"Deh quando tu sarai tornato al mondo

e riposato de la lunga via,

seguitò il terzo spirito al secondo,

Ricorditi di me che son la Pia

Siena mi fe', disfecemi Maremma:

salsi colui che 'nnanellata pria

disposando m'avea con la sua gemma"

(Purgatorio V,130-136)

La figura fragile e delicata di Pia stupisce e incanta il lettore per la sua gentilezza e per i modi sinceri ed educati con cui prega Dante di intercedere presso i suoi familiari, una volta tornato sulla terra, affinchè limitino la sua permanenza nel Purgatorio.


Dolente Pia

A Pia De' Tolomei ha dedicato una canzone la cantante senese Gianna Nannini dal titolo Dolente Pia, che invitiamo ad ascoltare. Nel testo la giovane prigioniera non riesce a nutrire un sentimento di perdono nei confronti del marito, che però, non ha ancora smesso di amare. Pia invoca Nello di cui sente la presenza fisica (sono le tue braccia che stringo) e che le rischiara l'anima ( sento già la tua luce nell'anima), ma il sogno dell'uomo trascorre e svanisce con il tempo. Il personaggio è dolce e rassegnato. L'arrivo della primavera riporta la vita nel castello; il freddo della solitudine e dell'abbandono connota la sua triste condizione di prigioniera sopraffatta dai ricordi del passato.

Curiosità: Vicino a Siena, a Sovicille, si trova un torrente il Rosia  attraversato  da un esile ponte senza spallette con un arco in perfetto semicerchio. Si tratta  del ponte della Pia, quello che secondo la leggenda, nelle notti di luna piena, viene attraversato dal fantasma della giovane Pia de'Tolomei.


(Classe terza)

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